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Baldi & Partners News – Notiziario Settimanale

  • 10 Gennaio 2025

RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRATORE PER INERZIA E VIOLAZIONE DEI DOVERI DI DILIGENZA: LA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE DEL 20 SETTEMBRE 2024

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 25260 del 20 settembre 2024, ha stabilito che la condotta di un amministratore è illegittima se omette di adottare tutte le misure necessarie per tutelare gli interessi sociali affidatigli, a meno che tali comportamenti non siano espressamente vietati dalla legge o dallo statuto della società. Nel caso in esame, una società a responsabilità limitata contestava l’inerzia del proprio amministratore, che non aveva messo a frutto degli immobili di proprietà, causando danni patrimoniali alla società stessa. La Corte ha ribadito che la scelta economica dell’amministratore, pur essendo discrezionale, diventa sindacabile se irragionevole, imprudente o arbitraria. Inoltre, l’azione di responsabilità sociale ha natura contrattuale, imponendo alla società di provare la violazione dei doveri di lealtà e diligenza dell’amministratore. L’ordinanza sottolinea che, quando il comportamento dell’amministratore non è espressamente vietato, la società deve dimostrare attraverso prove sufficienti che la sua condotta ha violato i doveri di diligenza e lealtà, causando un danno alla società.


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