È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 66 del 18 marzo 2023 il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 28 febbraio 2023, con il quale sono state definite le c.d. retribuzioni convenzionali per l’anno 2023, applicabili ai lavoratori italiani operanti all’estero.
Di seguito se ne riepilogano i principali aspetti fiscali e contributivi e l’ambito applicativo.
Aspetti fiscali: le retribuzioni convenzionali devono essere utilizzate per la determinazione del reddito da lavoro dipendente, per tutti quei lavoratori che prestano la loro attività all’estero:
Aspetti contributivi: le retribuzioni convenzionali rilevano anche per il calcolo dei contributi dovuti per le assicurazioni obbligatorie nei confronti dei lavoratori italiani che prestano attività in Paesi extracomunitari con cui sono in vigore accordi di sicurezza sociale. Sono esclusi i lavoratori che prestano attività nei Paesi dell’Unione Europea.
Si ricorda che le retribuzioni convenzionali sono applicabili:
Inoltre, le retribuzioni convenzionali sono suddivise per tenere conto:
a. del settore produttivo;
b. della qualifica del lavoratore;
c. della fascia retributiva.
Nel caso vengano corrisposte retribuzioni prima dell’entrata in vigore del decreto relativo all’anno corrente, si deve fare riferimento al decreto dell’anno precedente, così come è stato chiarito dalla circolare n. 7/2021 dell’Agenzia delle Entrate.