Baldi & Partners News – Notiziario Settimanale
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7 Febbraio 2025
LA CASSAZIONE RIBADISCE LA RESPONSABILITÀ PENALE DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN CASO DI VIOLAZIONE DELLE PREVISIONI IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO
Con la sentenza n. 40682/2024, la Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità penale di una società e del suo Consiglio di Amministrazione per le gravi carenze organizzative nella gestione della sicurezza sul lavoro. Il principio affermato è che, nonostante l’esistenza di una delega di funzioni, il dovere di vigilanza rimane in capo ai vertici aziendali, i quali restano responsabili della gestione dei rischi e della sicurezza. La previsione della delega non esonera il datore di lavoro dall’obbligo di vigilare sulla corretta attuazione della stessa. Nel caso in esame, un soggetto è stato travolto e ucciso dal rovesciamento di una lastra prefabbricata mentre lavorava presso la società condannata, a causa della non corretta realizzazione dei vincoli di ancoraggio, che erano stati aggiunti successivamente e non conformi al progetto iniziale. Le indagini hanno rivelato che la gestione del controllo qualità e la supervisione del processo produttivo erano inefficaci, favorendo l’errore del lavoratore. La Cassazione ha, quindi, ribadito l’importanza di un sistema organizzativo strutturato e vigilato, in grado di prevenire rischi, e ha stabilito che la responsabilità penale può estendersi anche in presenza di modelli organizzativi, se questi non vengono correttamente applicati.