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Baldi & Partners News – Notiziario Settimanale

  • 17 Novembre 2023

DAL 2024 ABOLITA L’ACE

L’articolo 5 della bozza di D. Lgs. sulla riforma dell’Irpef, depositata alla Camera dei deputati per il previsto parere delle commissioni parlamentari, conferma l’abrogazione, con effetto dal periodo di imposta 2024, dell’agevolazione Ace ex articolo 1 del Dl 201/2011.

Per il periodo d’imposta 2023, l’Ace si applicherà per l’ultima volta calcolando una deduzione dal reddito imponibile (Irpef o Ires) pari all’1,3% degli incrementi patrimoniali realizzati tra il 2011 e la fine del 2023, per accantonamento di utili a riserve disponibili e per conferimenti in denaro dei soci, al netto delle distribuzioni di riserve o di capitale ai soci, effettuate nello stesso arco temporale, delle sterilizzazioni e delle riduzioni antielusive.

La base Ace 2023 può, pertanto, essere ancora influenzata positivamente da interventi da realizzare fino al 31 dicembre, quali aumenti di capitale o versamenti dei soci a fondo perduto, anche mediante la rinuncia a precedenti crediti derivanti da finanziamenti dei soci. La base Ace aumenterà, in questi casi, limitatamente all’importo versato ragguagliato al numero di giorni che decorrono dalla data di versamento al 31 dicembre.

Un intervento più incisivo ai fini della massimizzazione del beneficio ACE, finché in vigore, potrebbe consistere nel rinvio al 2024 delle delibere di distribuzione di dividendi eventualmente programmate per i prossimi giorni, tenuto conto che il decremento per distribuzione ai soci non viene ragguagliato al tempo ma assunto per intero già nel 2023.

La norma prevede, infine, che eventuali eccedenze di Ace inutilizzate nella dichiarazione riferita al 2023 potranno essere rinviate a nuovo per essere portate a riduzione dell’imponibile di anni seguenti fino al completo assorbimento.


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