PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA VITA D’IMPRESA: PROFILI NORMATIVI E OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE AI SENSI DELLA L. 76/2025

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 120 del 26 maggio 2025, è entrata in vigore la Legge 15 maggio 2025, n. 76, recante “Disposizioni per la partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese”. Si tratta di un intervento normativo di rilievo, volto a dare attuazione all’art. 46 della Costituzione e a introdurre, su base volontaria, strumenti di coinvolgimento dei lavoratori nei processi aziendali. La legge si applica a tutte le imprese, comprese le cooperative, ed è attuabile mediante la contrattazione collettiva. Essa prevede quattro forme di partecipazione: gestionale (rappresentanza nei consigli di amministrazione o di sorveglianza), economico-finanziaria (coinvolgimento nei risultati economici e accesso a regimi fiscali agevolati per utili e dividendi nel 2025), organizzativa (commissioni paritetiche e figure aziendali dedicate a formazione, welfare e inclusione), e consultiva (pareri su decisioni aziendali tramite procedure codificate). La normativa si caratterizza per un impianto non cogente, lasciando alle imprese la facoltà di valutare l’adozione delle misure in coerenza con le specifiche esigenze organizzative e con il quadro negoziale vigente. In tale contesto, si consiglia alle aziende di analizzare con attenzione l’opportunità di implementare le forme di partecipazione previste, considerando sia i potenziali benefici in termini di clima organizzativo e governance condivisa, sia i limiti temporali degli incentivi fiscali attualmente previsti.