DIRITTO SOCIETARIO: amministratore dimissionario con giusta causa

Mentre è generalmente esclusa la responsabilità dell’amministratore verso la società mandante per la rinuncia all’incarico, anche in assenza di giusta causa, più controversa è la situazione di dimissioni, rassegnate per giusta causa con pretese nei confronti della società di indennità o risarcimenti. Quest’ultima vicenda, affrontata dal Tribunale di Venezia (sentenza n. 911 del 13.5.2022), ha visto soccombente l’amministratore, in quanto le dimissioni sono state considerate un atto individuale e come tale non danno diritto ad alcun indennizzo contrattuale, né al risarcimento del danno, a prescindere dell’esistenza o meno della “giusta causa”. Diverso è il caso di un amministratore che si è dimesso, in presenza di una previsione statutaria (Tribunale di Bologna, sentenza n. 828/2020), che si è visto riconoscere il risarcimento dei danni per aver subito illegittime interferenze ed ostruzioni da parte del Presidente del C.d.A. (socio di riferimento della società), tali da compromettere il raggiungimento degli obiettivi sottesi all’incarico conferitogli. E’ quindi opportuno ricordare che la società rimane libera di regolare la materia in parola in sede statutaria o pattizia (Cassazione, ordinanza n. 21563/2008), cosicché le dimissioni per giusta causa possano, per questa via, trovare riconoscimento e disciplina.