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  • 4 Aprile 2016

Comeser, la rinascita di una ex azienda pubblica in perdita


Il presidente Gianluca Scarazzini e lo studio Baldi & Partners di Reggio Emilia raccontano risanamento e rilancio della società di telefonia fidentina.

“Siamo contenti del percorso intrapreso: oggi abbiamo oggi circa 50mila utenti che utilizzano Comeser. Registriamo una crescita annua del 25% – 30%. Da sette dipendenti oggi diamo lavoro a tante famiglie con una ricaduta sociale sul territorio di cui siamo orgogliosi. Se penso che per tutti era una scommessa impossibile, oggi la soddisfazione è tripla: quando abbiamo cercato nel 2010 tra amici e banche un aiuto economico tutti rispondevano che COMeSER non aveva speranza, che non ci pensavano nemmeno a partecipare.

Oggi, invece, siamo appetibili: lo confermano i buoni rapporti con le banche e con tanti fornitori. Questo per dire che è importare creare cordate per dare fiducia ai giovani, che gli istituti di credito devono sostenere le nuove start up senza respingerle: da soli oggi non si corre la maratona in un modo così complesso. Puoi vincere i cento metri in velocità, ma i progetti si misurano sul lungo periodo”.

Lo spiega Gianluca Scarazzini, presidente di COMeSER insieme al fratello Michele. A fare da ponte tra i due giovani imprenditori e gli enti pubblici che nel 2011 rappresentavano COMeSER Srl  (San Donnino Multiservizi, Ascaa, Busseto Servizi) è stata la società di consulenza Baldi & Partners di Reggio Emilia.

“Eravamo consulenti dei soci pubblici della vecchia COMeSER che annaspava in una situazione debitoria pesante. Non erano semplici i rapporti tra società e fornitori. E avevamo come mandato e primo obiettivo – ricorda Gianluca Chiusa di Baldi & Partners – salvaguardare i soci pubblici nello specifico i Comuni di Busseto e Fidenza, oltre ad Ascaa”.

Come farlo? “Cercando soci privati che potessero entrare in società. Quando COMeSER era soltanto pubblica fatturava poco, purtroppo: i numeri di quel tempo rappresentavano una scarsa attrattiva per un grosso player del settore. In assenza di un grosso investitore, la nostra scelta – sostenuta dal dottor Carlo Baldi in persona – fu cercare, valutare, selezionare giovani imprenditori di notevole capacità professionale e scommettere su di loro. Così abbiamo fatto: l’occhio cadde su Gianluca e Michele Scarazzini di Salsomaggiore Terme. Li abbiamo corteggiati: loro si sono innamorati del progetto e ci hanno messo testa, anima, impegno e portafoglio. Oggi COMeSER è un’azienda di telecomunicazioni di successo e siamo onorati e orgogliosi che sia tra i nostri clienti. Abbiamo scommesso sulle persone e abbiamno vinto tutti insieme la sfida, l’ha vinta il territorio”.

“All’inizio – aggiunge Baldi – abbiamo sostenuto i nuovi arrivati con una immissione di capitale da parte di altri nostri nostri clienti che poi – a breve giro – sono usciti dalla società, proprio perchè grazie alle grandi capacità di Gianluca e Michele Scarazzini, oltre che di tutto il team aziendale, la società ha iniziato a camminare bene. Può avvalersi di molti dipendenti giovani. I nuovi titolari hanno mantenuto tutti i posti di lavoro, un impegno morale che come Studio ci eravamo prefissati e che i nuovi manager con intelligenza e sensibilità hanno rispettato”.

“COMeSER opera in un mercato in grossa espansione: ha un potenziale in pancia veramente interessante

che credo faccia gola a molti. Se la partenza fu tutta in salita con l’operazione di ricapitalizzazione a marzo 2011, dal 2013 si è iniziata a vedere la luce: il 2014 è stato un buon anno e il 2015 direi che si è rivelato ancora migliore: il merito va a Gianluca e Michele Scarazzini, agli ingegneri, tecnici, professionisti, installatori, commerciali e collaboratori che stanno lavorando con questa valida azienda del parmense da 500mila di capitale sociale”.


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