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Baldi & Partners News – Circolari

  • N.12-2024
    – 30 Aprile 2024


Pronti i modelli per l’utilizzo del bonus investimenti 4.0

A seguito dell’emanazione del decreto direttoriale del 25 aprile 2024 da parte del MIMIT, dalle ore 12 del 29 aprile sono disponibili sul sito del GSE i modelli per le comunicazioni necessarie ai fini dell’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta:

  • per investimenti in beni strumentali 4.0 (art. 1 commi da 1057-bis a 1058-ter della L. 178/2020);
  • per investimenti in attività di ricerca e sviluppo (art. 1 comma 200 ss. della L. 160/2019), del bonus investimenti 4.0.

Si ricorda che l’utilizzo dei crediti suddetti era stato sospeso dalla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 19 del 12 aprile 2024 a seguito dell’emanazione del DL 39/2024. La sospensione riguardava, in particolare, gli investimenti con anno di riferimento 2023 o 2024, ma non quelli effettuati nel 2022 e 2021 con interconnessione tardiva.

I modelli editabili a disposizione sul sito del GSE sono due:

  1. crediti d’imposta per l’acquisto o il leasing di beni strumentali 4.0 (materiali o immateriali);
  2. crediti di imposta per ricerca e innovazione (R&S; innovazione tecnologica; innovazione digitale 4.0; innovazione tecnologica finalizzata alla transizione ecologica; design e ideazione estetica)

In entrambi i casi il modello di comunicazione deve essere trasmesso in via preventiva per comunicare:

  • l’ammontare complessivo degli investimenti che si intende effettuare a partire dal 30 marzo 2024;
  • la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione.

Il modello deve essere trasmesso nuovamente al completamento degli investimenti in modo da aggiornare le informazioni comunicate in via preventiva. 

Per gli investimenti effettuati a parte dal 1° gennaio 2023 (1° gennaio 2024 per il credito R&S) e fino al 29 marzo 2024, il modello è trasmesso esclusivamente a seguito del completamento degli investimenti.

Si ricorda che, per gli investimenti effettuati negli anni precedenti al 2023, la FAQ pubblicata il 16 aprile dall’Agenzia delle Entrate ha chiarito che per gli investimenti effettuati entro il 2022 non vige l’obbligo di comunicazione preventiva ed è possibile utilizzare il relativo credito in compensazione tramite il modello F24, indicando il codice tributo “6936” e l’anno di avvio dell’investimento.

BENI STRUMENTALI

Il modello si compone di due sezioni, una per i beni materiali e una per quelli immateriali. In entrambi i casi c’è una prima parte in cui vanno inseriti i dati identificativi dell’impresa e una seconda in cui indicare periodo di realizzazione degli investimenti, totale costo agevolabile, totale credito d’imposta, ripartizione annuale del credito d’imposta (fino al 2028).

RICERCA & SVILUPPO

Il modello è diviso in cinque sezioni, corrispondenti alle relative tipologie di investimento incentivabile.

Ognuna delle sezioni richiede di specificate il periodo di realizzazione dell’investimento, il totale costo agevolabile e la tipologia di spese eleggibile, ripartite tra spese sostenute direttamente e spese infragruppo (quest’ultime da riportare sulla base delle indicazioni rendicontate dal soggetto commissionario) ed infine il totale base di calcolo del credito d’imposta. Un’ultima parte riguarda la fruizione del credito d’imposta, fino al 2030, da riportare tenendo conto di tutte e cinque le tipologie di investimento possibili.

INVIO E COMPILAZIONE

I modelli sono scaricabili in versione editabile dal sito del GSE ai seguenti link:

Ogni modello dovrà essere popolato secondo le istruzioni di cui sopra e, una volta firmato digitalmente, inviato a transizione4@pec.gse.it.

La PEC di trasmissione dovrà riportare come oggetto:

  • nel caso di comunicazione preventiva: “Comunicazionepreventiva_Codice fiscale oppure partita IVA dell’impresa”;
  • nel caso di comunicazione di completamento: “Comunicazionedicompletamento_Codice fiscale oppure partita IVA dell’impresa”.

Si segnala che non è ammessa la firma olografa né l’invio di file diversi da quelli originalmente scaricati: ad esempio non è possibile stampare il file, compilarlo manualmente e poi procedere alla firma (olografa o digitale) e all’invio delle scansioni.


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