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Baldi & Partners News – Notiziario Settimanale

  • 7 Novembre 2025

VENDITE ONLINE: RILEVANZA DELL’ABITUALITA’ AI FINI DELLA TASSAZIONE

Il Rapporto “Il Fisco nel mondo virtuale” dell’Eurispes, pubblicato nell’ottobre 2025, segnala il rischio che il web possa trasformarsi in un “paradiso fiscale virtuale” in assenza di regole e controlli adeguati. L’Istituto evidenzia la crescente diffusione dei falsi venditori occasionali, che si qualificano come tali per eludere gli obblighi fiscali, pur operando in modo sistematico su piattaforme come eBay, Vinted e altri.

Le vendite online assumono rilevanza fiscale quando presentano carattere abituale e professionale, configurando un’attività d’impresa ai sensi dell’art. 55 del TUIR, anche in assenza di autonoma organizzazione, come recentemente precisato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 6874 del 2023.  E’ irrilevante il possesso o meno di partita IVA: la stessa Corte, con la sentenza n. 7552 del 21 marzo 2025, ha chiarito che anche un privato che effettua vendite frequenti e continuative può essere considerato imprenditore ai fini fiscali e assoggettato a tassazione per reddito d’impresa.

La Direttiva DAC 7, recepita in Italia con il DLgs. n. 32 del 2023, ha potenziato i controlli imponendo alle piattaforme digitali di comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati anafgrafici dei venditori, il numero delle transazioni e i corrispettivi percepiti. Sono esclusi dalla comunicazione solo i piccoli inserzionisti che effettuano meno di trenta operazioni l’anno e non superano i 2.000 euro di ricavi. Il superamento di tali soglie non determina automaticamente l’imposizione fiscale, ma può comportare controlli mirati sulla reale natura dell’attività svolta.


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