Con l’ordinanza n. 23318 del 29 agosto 2024, la Corte di Cassazione, Sezione lavoro, ha chiarito che nel contesto di un licenziamento disciplinare basato su molteplici episodi, il giudice deve valutare complessivamente l’impatto di tali episodi sul rapporto di lavoro, evitando un’analisi atomistica. Nel caso specifico, un direttore di banca era stato licenziato per vari addebiti, tra cui l’emissione non richiesta di carte di debito e credito. La Corte di Appello aveva inizialmente dichiarato illegittimo il licenziamento, ritenendo che le condotte non avessero causato effetti negativi reali. Il principio stabilito dalla Suprema Corte è che, ai fini della valutazione della proporzionalità della sanzione, è irrilevante la presenza di conseguenze pregiudizievoli per il datore di lavoro; ciò che conta è l’incidenza potenziale delle condotte sull’affidamento nel futuro adempimento degli obblighi da parte del dipendente.