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Baldi & Partners News – Notiziario Settimanale

  • 7 Novembre 2025

L’ACCESSO ABUSIVO AL SISTEMA INFORMATICO AZIENDALE ROVINA IL VINCOLO FIDUCIARIO. LA SUPREMA CORTE CONFERMA IL LICENZIAMENTO PER GIUSTA CAUSA.

La Corte Suprema di Cassazione, Sezione Lavoro, con l’ordinanza n. 21343/2024, ha respinto il ricorso di un dipendente contro l’azienda presso cui lavorava, specializzata nell’ambito sanitario, confermando la legittimità del licenziamento disciplinare per giusta causa. Il caso riguarda una dipendente che era stata licenziata per aver effettuato accessi abusivi e illeciti a dati sensibili (consultazioni, giustificazioni e fascicoli sanitari) presenti nel Dossier Sanitario Elettronico di terzi tra il 2014 e il 2017. La ricorrente lamentava la mancata considerazione dei principi di gradualità e proporzionalità della sanzione applicata. La Suprema Corte ha ribadito che il giudizio di proporzionalità della sanzione è una valutazione di merito incensurabile in sede di legittimità se congruamente e logicamente motivato, affermando in linea con precedenti giurisprudenziali che l’accesso non autorizzato al sistema informatico aziendale per fini personali o estranei alle esigenze di servizio è un comportamento di gravità tale da ledere il vincolo fiduciario e da non consentire la prosecuzione, neppure provvisoria, del rapporto di lavoro, anche se la condotta non costituisce reato di particolare rilevanza penale.


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