Baldi & Partners News – Notiziario Settimanale
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8 Novembre 2024
CASSAZIONE: INSERIMENTO IN AZIENDA NON BASTA A PROVARE LA SUBORDINAZIONE NEL LAVORO
La Corte di Cassazione, nell’ordinanza n. 26138 del 2024, ribadisce che la subordinazione nel rapporto di lavoro non è dimostrata dal solo inserimento stabile del lavoratore nell’azienda, richiedendo invece una prova concreta dell’esercizio del potere direttivo del datore. Nella vicenda, la Corte d’Appello di Roma aveva qualificato il rapporto come subordinato basandosi sulla continuità di presenza del lavoratore nei locali aziendali e sull’onerosità implicita della prestazione. I datori di lavoro avevano impugnato la decisione, contestando l’uso di indici sintomatici non previsti dalla legge e l’inversione dell’onere della prova da parte della Corte, che aveva assegnato loro l’onere di dimostrare la gratuità del lavoro. La Cassazione ha accolto il ricorso, stabilendo che il carattere subordinato deve risultare da ordini specifici, continui e pertinenti alla mansione svolta, e non dal solo stabile inserimento nell’azienda. Essa ha quindi cassato la sentenza e rinviato la causa alla Corte d’Appello per una nuova valutazione, evidenziando che l’onerosità può essere presunta solo in presenza di chiara subordinazione, con prova dell’eterodirezione, ossia la soggezione del lavoratore alle direttive del datore.