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Baldi & Partners News – Notiziario Settimanale

  • 23 Maggio 2025

CADE IL PATTO DI NON CONCORRENZA QUANDO SONO IMPOSTI ECCESSIVI LIMITI DI TEMPO E DI LUOGO

Con l’ordinanza n. 11765 del 5 maggio 2025, la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, si è pronunciata sul tema della validità del patto di non concorrenza, con particolare riferimento ai limiti di tempo e di luogo a fronte del corrispettivo pattuito.

Nel caso esaminato, un istituto bancario aveva fatto sottoscrivere ad un proprio dipendente un patto di concorrenza contenente vincoli particolarmente stringenti sotto il profilo temporale e territoriale, a fronte di un compenso considerato non congruo.

La Suprema Corte ha osservato che i limiti di oggetto, di tempo e di luogo del patto di non concorrenza, affinché sia garantita una corretta formazione del consenso delle parti in fase di stipula, devono essere determinati, o quantomeno, determinabili sin dal momento di conclusione dell’accordo. Per la Cassazione, detta circostanza difetta se, come nel caso di specie, il datore si riserva di modificare, in via discrezionale ed unilaterale, l’area territoriale interessata dal divieto di prestare attività lavorativa in concorrenza in caso di trasferimento del dipendente.


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