Due recenti sentenze della Cassazione (n. 28622 e n. 28924, entrambe del 5.10.2022), riguardo alla richiesta di risarcimento danni causati dalla circolazione stradale, affermano che la semplice prova testimoniale può non essere sufficiente per veder riconosciute le ragioni del danneggiato. In esse, in pratica, si afferma che “stante l’attuale tecnologia a disposizione delle parti in ogni momento” (il riferimento allo “smartphone” è chiaro), la parte danneggiata deve “ragionevolmente” munirsi anche di prove fotografiche, facilmente ottenibili con un semplice telefono “cellulare”. La ratio di tali ordinanze è senz’altro dovuta all’esigenza di limitare un troppo facile accesso alla prova testimoniale, spesso originata da truffe ai danni delle compagnie d’assicurazione.